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Posts Tagged ‘cose della vita’

Entro nel condominio del mio medico generico, davanti allo studio (nella tromba delle scale) una signora fumava: mi guarda e dice “io sono l’ultima”. Faccio una smorfia per il fumo ed entro. Lei torna, si siede e parte di logorrea. Lei è padrona di un supermercato (si scopre poi essere dipendente del fratello), e assume solo maschi perchè le femmine  danno troppi problemi (e le tue due figlie pensi che lavoreranno?), è separata e il suo ex-marito ha un supermercato dove lavora con la moglie (ringrazia dio che quelle due botte te le ha date), il mondo gira grazie ai suoi sforzi per gestire casa sua (esce di casa alle 6.00 e torna alle 16.30, non mi pare questo eccesso, poi magari io sono tarata male), del resto lei mica ha il dono dell’obliquità (e qui ho iniziato a prendere appunti mentre parlava), e suo padre si è chiuso in casa perchè gli si sono essiccate quattro ghiandole nel cervello e allora cammina male (ommioddo credevo che certe cose fossero appannaggio esclusivo dei cabarettisti), perchè lei fa un lavoro di concetto (la cassiera); poi finalmente è stato il suo turno e le mie orecchie hanno respirato.
Poi avevo voglia di vedere un posto diverso che non fosse casa mia e la scelta è caduta sull’ipercoop. Crysis legge la lista e tra le varie cose avevo segnato:
-salviettine intime umidificate
-saponetta
-set spazzolino e dentifricio da viaggio
Mi guarda con aria interrogativa. “e se poi mi devo ricoverare?”
“la solitudine ti rende troppo ottimista, torna con i piedi per terra!”
Io sono realista, e sabato potrei anche cercare camicia da notte e vestaglia, che le ciabatte le avevo già comprate per il pickup. Tanto prima o poi serve.

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Il pupetto è un grande appassionato di wrestling. Fin da piccolo si divertiva a fare la lotta sul letto. Un bimbo normale insomma. Essendo noi una famiglia media italiana abbiamo Sky e purtroppo tutti i giorni le nostre gonadi vengono martufate con ore e ore di combattimenti finti, urla e corpi lucidi pompati e depilati. Non so se si rende conto che è una specie di beautiful, ma ammetto che avendo perso in verosimiglianza ha guadagnato molto in acrobazia e sembra di guardare il circo.
Allora l’o preso in giro “pupetto, lo vuoi fare il wrestler da grande?”
lui con occhio luccicante.
“allora devi imparare a fare le acrobazie, invece di calcio quest’anno ti segnamo a ginnastica artistica!”
Avrei dovuto fare una foto alla sua espressione tra l’incredulo e lo schifato.

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Vita bestiale

Io nutro un amore spassionato per le mie animalesse, le due sorelle nere e bianche che da piccole sembravano un po’ pinguini e la cana nella stessa misura ingombrante e affettuosa. Le micie non hanno mai accettato la cana; la piccola (anche se sono gemelle) è incuriosita ma spaventata, la grande nutre un disprezzo così radicato e profondo che è quasi umano. La annusa appena e poi si gira – con una smorfia, ma soprattutto quando è nei paraggi spalanca gli occhioni gialli e si acciglia, diventando uguale uguale uguale ad Anacleto!!

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Oggi sono di elenchi, sarà che si avvicina l’inizio dell’anno (dai, l’anno vero inizia a settembre!) ma sono sempre stata allergica ai buoni propositi, visto che non sono mai riuscita a portarne avanti neanche uno. Oggi un’amica mi ha rivisto dopo 10 giorni ed è rimasta a bocca aperta vedendo la panciotta. E’ cresciuta, e la vedo cambiare di giorno in giorno. La guardo in continuazione, ogni mattina quando mi alzo e vado in bagno sollevo la camicia da notte e la guardo. Non mi abituo, non mi sembra ancora che sia una cosa che riguarda proprio me, continuo a guardare le altre come la mia fosse una cosa non mia, difficile da spiegare. Compagne fivettare, ma capita anche a voi di non riuscire a voltare pagina? Oggi in un film la protagonista faceva un test di gravidanza e a me sono girati i coglioni. Non è normale.
Comunque, dicevo, oggi sono di elenchi e ho messo due pagine con le cose che vorrei fare prima o poi (o che avrei voluto fare) e con le cose buffe che mi sono state dette o che ho letto sui forum riguardo la gravidanza. Beh, la prima ovviamente è più per me, l’ho sempre voluta scrivere e oggi finalmente mi sono decisa; mentre la seconda è aperta a tutte le str… ehm, a tutti i sconsigli non chiesti e a tutte le credenze personali e popolari che vi sono capitate. Aiutatemi a farla crescere!

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14 luglio

in questo momento nella nostra vita familiare sta arrivando un altro grosso grasso e bel cambiamento, uno di quelli che mettono un po’ paura perchè è come entrare in galleria in una giornata assolata, ma sai che gli occhi ci mettono poco ad abituarsi.
Ormai molti anni fa una ragazza straniera è venuta a vivere in Italia e sarebbe diventata una grande amica, allora era solo una collega un po’ strampalata e mi disse che la frase italiana che la spaventata di più era “è tutto a posto” perchè era detta da persone che evidentemente non erano così padroni della situazione.
Ora, oggi Crysis e mia madre mi hanno detto a più riprese “tu devi sono stare tranquilla”.
Vuol dire che c’è da preoccuparsi?
(oggi, dopo un mese e mezzo, ho riportato a spasso la cana, mi mancava. E dalle sue feste anche io mancavo a lei)

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Anche se con i miei ritmi, voglio anch’io partecipare alla iniziativa di Nina

E’ il primo giorno d’estate e questo me lo ricorderò.
Ma voglio partire da prima, perchè prima dell’estate amo la primavera, amo vedere la vita nelle piante, quel verde chiaro delle foglie tenere appena sbocciate, che piano piano si trasforma nel profumo dei fiori, prima quello delicato del glicine, poi quello dolce e aggressivo del rincospermo fino a quello del pitsforo, che per me è odore di mare, perchè nel paesino dove ho passato le mie estati le siepi sono di pitosforo. Amo sentire gli uccellini, anche quando litigano davanti alla finestra alle 5 di mattina. Più di tutti amo le rondini, perchè quello è il segnale che il bel tempo è arrivato. E amo i cani, perchè a primavera si vedono quelli nuovi, quelli nati in inverno che ad aprile-maggio fanno le loro prime uscite e sono meravigliosi.
Oggi è il primo giorno d’estate e ad un certo punto ho chiuso gli occhi ed ero al mare che passeggiavo con la cana in quell’ora prima di cena, quando tutti tornano a casa dalla spiaggia e si sente l’odore di cucinato da alcune case, i rumori delle persone che si fanno la doccia da altre, bambini che giocano aspettando di cenare.
L’estate per me è odore e colore.
Da bambina andavo al mare a giugno dopo la scuola e poi ci tornavo ad agosto, era sempre lo stesso posto ma cambiava: così intimo e forse un po’ noioso a giugno, quanto affollato e allegro ad agosto. Ho sempre amato addormentarmi con i rumori della gente che si diverte intorno: chi ride, chi fa il karaoke, chi passa strombazzando con il risciò. I due lati della medaglia: amo la natura con tutta me stessa ma in fondo sono cittadina, e ci sto bene. D’estate i primi batticuori, l’educazione sentimentale, a noi Beautiful ci fa una pippa! E poi in estate mi sono innamorata di Crysis,era il 30 giugno quando ad un certo punto mi sono esclamata “Oh cacchio, lui nella mia vita fa la differenza! E mo’?” anzi ho detto “E ora?” perchè il romanaccio l’ho preso da lui. Un mese bellissimo e poi uno orribile di lontananza, l’ultimo. Poi, alla fine dell’estate la dichiarazione e non ci siamo più staccati. Era estate anche quando abbiamo preso la nostra casetta, andare a fare il rogito con la macchina carica, passare agosto a sistemare e montare i mobili, rigorosamente Ikea. Ricordo ancora la sensazione di svegliarsi nella casa semivuota, tutta sudata, ma porca miseria nostra! Alla faccia di tutto e di tutti, con il nostro letto e le nostre lenzuola, allungare la mano e lui era lì, e ci sarebbe stato per sempre.
E oggi è il primo giorno d’estate e per la prima volta ho visto quella palletta d’amore piccola piccola nella mia pancia. Quella bollicina nera in mezzo a tutto quel cuscino bianco che è il mio endometrio, e lo protegge e lo cura.
Io adesso sono due e su questa frase mi impallo perchè è un miracolo. Un pochino d’ansia si è sciolta, altre paure si sono sciolte, vorrei arrivare a spuntarle tutte, ma per adesso mi basta.
Io che mi sono martufata la testa per tre anni e mezzo con i sintomi, mi ritrovo a non averne per niente. Niente di eclatante perlomeno. Ironia della vita.
Buona estate duemilaundici a tutti!

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Oggi il secondo prelievo, e la cosa pare confermata, i valori sono in effetti più che raddoppiati ogni due giorni. Allora è vero. Non vi posso descrivere il mio sorriso quando ho visto il risultato.
Sabato le cognate mi inseguivano per raccontarmi i loro racconti, come se adesso facessi parte di un club. Che poi se entri nel dettaglio scopri che anche loro hanno avuto le loro magagne per trovare le gravidanze, ma di questo mica te ne parlano quando annaspi nella merda. Comunque io di questo club non voglio farne parte, non ora almeno. Ho vissuto questi anni di sterilità nell’intimità della coppia, ed è nella stessa intimità che voglio vivere questa g.. gr… no, non ci riesco. Da irrecuperabile secchiona ho letto, ho studiato, mi sono documentata. E si sa che nei forum si trovano alla fine in maggior percentuale le persone che hanno avuto grossa sfortuna nella loro vita. E quindi ci sono le GEU, c’è l’uovo chiaro, e tante altre brutte cose che danno un senso a quella cosa che di solito prima dei tre mesi non si dice. Quindi prima di chiamarla così voglio aspettare l’ecografia (e poi ne vorrò aspettare un’altra, e un’altra ancora)
E invidio le donne che vedono il test positivo e nel loro cuore c’è solo la gioia e già pensano a nome e pannolini e la stanzetta, perchè tutta questa consapevolezza che viene da anni di secchionaggine e attesa non è che rende le cose diverse. La consapevolezza non impedisce alla natura di fare il suo corso, qualsiasi esso sia. La consapevolezza mi rende prudente, non lascia che io mi abbandoni ai facili entusiasimi. Ma lo stesso mi incanto davanti allo specchio, cerco di scrutare il mio corpo alla ricerca di indizi, di cambiamenti, che al momento non vedo. Mi da fastidio qualsiasi pressione e qualsiasi fonte di calore sulla pancia, ma conoscendomi credo sia frutto della mia mente bacata.
Guardo indietro a questi 14 giorni che mi sembrano anni. il giorno del transfer è stato il giorno della vittoria di Pisapia e de Magistris e mi ricordo che sdraiata sul divano, ancora tutta imbambolata e raggiante per quei piccoli miracoli che erano stati seminati nella mia pancia guardavo la tv e pensavo che forse l’Italia stava migliorando. Oggi qualche ora dopo che ho avuto la conferma che c’è vita qua dentro il risultato dei referendum e di nuovo pensato che in fondo gli italiani non sono tutti stronzi. Quello di giovedì era stato un bisbiglio, un’anteprima, una soffiata, mentre oggi un fiero numero a tre cifre che mi ride in faccia, e io rido con lui.
Alla mia compagna di fivet purtroppo non è andata altrettanto bene. Mia stessa età, mio stesso numero di embrioni, io scaduti i tre giorni di immobilità ho ripreso la solita vita, lei si è murata viva in casa e li ha passati tutti a letto. E’ vero che non vuol dire.
E stasera quando sono arrivata a casa ho guardato Crysis e non ci sembra vero. E’ una specie di magia, ho preso residenza su questa nuvoletta e sto arredando gli armadi perchè spero con tutto il cuore di poterci restare moooolto a lungo.

ps: mi sono riletta tutti i vostri commenti al post precedente, e che bello! Che bello leggere che mi volete bene anche se quasi nessuno sa che faccia ho e se ci incontrassimo per strada non riusciremmo a capire quanto siamo vicini in realtà. Perchè chi legge il blog sa di me molte più cose rispetto a tutte le persone che mi conoscono nella vita reale. Un paio di volte sono anche stata per rivelare alla mia migliore amica l’esistenza di questo spazio (e non escludo di farlo prima o poi) ma non ho mai avuto il coraggio.

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Lei

Mia madre è in viaggio. Quando partono ho una pessima sensazione, vorrei quasi dire “non partite!” magari sono solo un po’ stanca e stressata. La prima sera chiamo la nonnina, la più vecchia dei quattro e l’ultima sopravvissuta, piccola highlander. E’ allegra e stranamente riesce a sentire tutto quello che dico. E’ vicina ai 95 non ci sente più tanto e la testa inizia a chiudersi un po’ in se stessa. La seconda sera sento una voce diversa, preoccupata. Scopro che non sta bene. Niente di urgente, ma quelle cose che ti fanno capire che l’equilibrio in cui vive potrebbe turbarsi e la pace potrebbe sgretolarsi in una sequela di cure e dolori. Lei ha paura e decido di andare da lei il giorno dopo. Sto con lei tutto il giorno, lei ripete sempre le stesse cose, guardiamo insieme le foto e inizia a dimenticarsi i nomi dei parenti che non vede da parecchio. Lei è preoccupata, la badante fantastica ce la mette tutta per tirarla su di morale ma quando va a letto a riposare si mette a piangere. Allora vado da lei e mi sdraio di fianco, nel posto che anni fa era del nonno, lei mi abbraccia e piano piano sento il suo respiro che cambia mentre si addormenta. E’ fragile e quando la porto dal dottore è terrorizzata e le viene da piangere. L’abbraccio. La sua mente si perde e l’unica cosa che le rimane è questa emotività che la rende un fuscello al vento. Ce la metto tutta per tornare a trovarla nonostante il lavoro i kilometri e lo sciopero generale e voglio seguirla. Perchè se questo è l’inizio dell’ultimo viaggio, anche se spero di no, deve sapere che io ci sono e la penso tanto.

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